ARTING-OUT

La Sfida

La sfida di mettersi davanti ad un foglio o ad una tela che ti guardano con il loro biancore sfidante.

La sfida del coraggio del primo tratto, che apre poi la strada alla tavolozza, ai colori, alle pennellate, alle righe … all’espressione del sè

La sfida di guardare l’opera creata e di dialogare con lei anche quando non vuoi. Talvolta è feroce, altre volte è profumata come un campo di fiori. In generale, comunque, è sempre sincera e come tale va amata, rispettata e abbracciata.

La sfida del mettersi a nudo, dell’esporre al pubblico quel lato così (volutamente) recondito e sconosciuto del proprio intimo.

La sfida del guardarsi appeso ad un muro.

E ora si apre la sfida della critica.

Il percorso artistico, come metafora della vita.

Egon

Egon von Thor nasce artisticamente 25 anni fa; dopo una giornata di lavoro molto intenso, ha sentito l’esigenza sbattere violentemente con un legno intinto nell’inchiostro su 12 tavolette di compensato, mal tagliate.

Il risultato è stata la creazione di figure umane stilizzate che si muovevano freneticamente alla ricerca dell’uscita dal palcoscenico (di Truman).

Quasi mosso da un istinto, ha una prolifica produzione che raggiunge circa il migliaio di opere. Il lavoro è sempre in silenzio, che è la musica che lo accompagna. Gli strumenti utilizzati sono la solitudine, la quiete, lo stare a piedi nudi (non si può creare con le scarpe) e le mani nude per toccare l’arte direttamente con il proprio corpo.

L’essere artista non è (ancora) la sua attività principale e forse non lo sarà mai. Lui vive questo stato come elemento di libertà e di auto-terapia. Vive l’arte come momento di salutare egoismo. Vive l’arte come occasione di scoperta e di crescita.

La metamorfosi dell’elegante guscio esteriore, in intimo abbraccio verso l’altro.

La metamorfosi del guardarsi, nell’essere guardato

Finale:

possiamo sapere almeno il suo codice fiscale? 

Certe informazioni sono poco pertinenti, perché confondono, creano pregiudizi. Il mio codice fiscale è scritto in ogni opera: è sufficiente saperlo leggere.

E allora, perché questo nome?

… è ancora troppo presto per parlarne, ma accolgo la sfida per la prossima metamorfosi.

Ora è sufficiente questo arting-out.